Lo smartphone è ormai il device più utilizzato per fotografare: le photo app, prima tra tutte Instagram, hanno democratizzato l’arte fotografica. Per ottenere un buono scatto non è più necessario saper usare bene una macchina fotografica, e questo sta consentendo a un numero maggiore di persone di esprimersi per immagini, raccontando in tempo reale ciò che vedono utilizzando solo il proprio smartphone.Il rovescio della medaglia di questa rivoluzione è che anche i criteri qualitativi dello scatto stanno evolvendosi: l’ora e qui, l’immediata condivisibilità della foto diventa un valore che prima non esisteva. Dove prima serviva tempo per acquisire manualità, per lo sviluppo e per la stampa, oggi c’è l’immediatezza della cronaca in tempo reale, o quasi, della nostra vita. O meglio, di una vita filtrata da immagini evocative e di impatto.
Approfondiamo questo cambiamento con Oliver Astrologo, particolarmente adatto a discutere di questo tema in quanto fotografo, Partner e Digital Director presso Studio Hangloose e creatore della pagina Art&Instagram che a pochi giorni dal suo lancio è già a quota 12.000 like.
Come è nata l’idea di Art&Instagram e come funziona esattamente?
Esistono tantissime pagine su Facebook che parlano di Fotografia, alcune hanno più 300.000 followers, propongono giorno per giorno una selezione dei migliori fotografi, vi si scoprono spesso artisti emergenti che non hanno nulla da invidiare ai professionisti. Nessuno però ha mai realizzato una pagina Facebook che faccia lo stesso con gli artisti di Instagram. Sono migliaia, le loro foto sono celate in mezzo a milioni di immagini di #cibo, #selfie e #gattini. Raccontano storie da ogni dove e riescono a tirar fuori dalle fotocamere dei loro smartphone immagini spettacolari e significative. Sul mio account Instagram seguo alcuni di loro e con il tempo mi sono creato una lista di preferiti. Un giorno, chiacchierando con Bardia Azizi, fotografo e designer nonché “co-founder” con me di Art & IG, ci siamo detti: perchè non provare ad aprire una pagina che raccolga il meglio di Instagram dando la possibilità a queste persone di essere conosciute anche all’esterno?
Secondo te il concetto di “like” sta influenzando il modo di fare e condividere foto? In che modo?
Tanti fotografi “vecchia scuola” si sono dovuti ricredere: inizialmente erano contrari a pubblicare i loro lavori sui social network, temendo che le loro foto potessero essere “rubate” o che l’apertura verso la “grande massa” potesse svilire il loro senso artistico, ma oggi la rete ha ribaltato completamente le regole. La Fotografia è arte, si teme che il giudizio popolare possa risultare qualitativamente “inferiore” rispetto a quello degli addetti ai lavori, ma io penso che sui grandi numeri gli artisti migliori e originali emergano al meglio. Per citare alcune significative case history da Instagram: Murad Osmann con il progetto #followmeto ha più di 700.000 followers; This Wild Idea con le originalissime foto del suo cane ha creato il progetto Why We Rescue e un libro fotografico che è andato sold out, ha quasi 500.000 followers; Mustafa Seven è un fotografo di Istanbul e le sue foto mostrano dei lati meravigliosi della città in cui vive, ha quasi 600.000 followers. Insomma numeri da capogiro, poche aziende al mondo hanno un numero equivalente di followers!
Quali sono i tuoi fotografi preferiti e perché?
Visto che stiamo parlando di Instagram citerei alcuni dei miei following preferiti: Luís Octávio Costa, Simone Bramante , Lucio Bracamontes. I loro scatti sono originali, quando guardi le loro foto riesci sempre ad intravedere una storia, un significato. Penso che un buon fotografo oggi debba riuscire a comunicare questo, al di là del mezzo utilizzato.
Pensi che nei prossimi anni il fenomeno Instagram porterà più persone a voler approfondire lo strumento fotografico, oppure sancirà un sempre minor interessamento a padroneggiare la macchina?
E’ inevitabile, la tecnologia migliora costantemente, oggi un iPhone 5s è in grado di scattare fotografie qualitativamente superiori a tante macchine fotografiche sul mercato consumer. Questo significa che più persone possono dedicarsi meglio alla forma senza perdersi nei tecnicismi dello scatto. Penso però che ci vorranno ancora diversi anni prima che le macchine fotografiche tradizionali possano essere sostituite. E comunque un iPhone può farti apprezzare il piacere di fare fotografia ma non ti fa diventare un fotografo, ma questa è un’altra storia!
Flavia Lazzaro | Bake Agency