Aubrey Beardsley, nato nel 1872, è stato un illustratore e graphic designer britannico. La sua arte ha velocemente influenzato gran parte del graphic design.
Beardsley non ha mai temuto di sfidare le convenzioni sociali ed artistiche del suo tempo. Le sue illustrazioni affrontano temi controversi, utilizzando simbolismo e sensualità per provocare reazioni forti. Questo aspetto del suo lavoro ha aperto la strada a un nuovo modo di pensare al graphic design come mezzo di espressione personale e sociale. Il suo carattere ha ispirato molti designer a esplorare argomenti tabù e a spingersi oltre tipici limiti tradizionali.
Aubrey Beardsley ed il Ruolo del Contrasto
Aubrey Beardsley trasforma le parole in immagini evocative che parlano ad un pubblico in modo diretto.
Il suo lavoro, tuttavia, rimane impresso grazie all’uso del contrasto tra il nero e il bianco. L’approccio di Beardsley cattura l’attenzione perché crea un’atmosfera di cupo silenzio andando oltre la semplice rappresentazione visiva.
Caratterizzate da eleganti silhouette in bianco e nero, le sue opere sono diventate l’icona poetica di quegli anni. Decorazioni piatte, asimmetriche e superficiali, si oppongono nettamente al naturalismo trompe l’œil e a tutto ciò che evoca volume. Il suo stile sembra ricordare l’arte dell’epoca vittoriana matura, ma il carattere di Beardsley lo reinterpreta in chiave creativa.
Aubrey Beardsley e Oscar Wilde: struttura e composizione
L’amicizia con Oscar Wilde nacque per caso e ne uscì un capolavoro rifiutato. Oscar Wilde scrisse nel 1891 un dramma teatrale in francese: “Salomè”.
Salomè racconta tematiche pesanti d’amore e di morte in tono ironico, quasi fiabesco; quando poi uscì la traduzione in inglese, Beardsley intervenì con i suoi disegni contorti fino all’ultimo dettaglio.
Un’armonia perfetta fra poesia e decorazione.
Wilde non seppe apprezzare, temendo che le illustrazioni potessero sminuire la sua opera. Le due importanti figure artistiche si trovarono coinvolte in una pretesa narcisistica di dominanza, dando origine ad una querelle.
“L’arte è superficie e simbolo. Chi va oltre la superficie lo fa a proprio rischio e pericolo”
• Oscar Wilde nella prefazione di “Il ritratto di Dorian Grey” (1890-1891)
Oscar Wilde descrisse le opere di Aubrey Beardsley come:
“strani figurini alla moda caratterizzati da un tono grottesco, raffinato ed elegante, destinati ad interpretare una tragedia antica e senza tempo”.
Ironia della sorte, nel 1893 il Times dichiarò inadeguato il dramma teatrale di Wilde, proibendolo per blasfemia e per l’approccio ironico con cui affrontava certe tematiche. In effetti, la satira si è sempre rivelata un’arma potentissima contro ogni tipo di establishment, specialmente contro quello vittoriano.
Beardsley: un’impronta indelebile nel Graphic Design Moderno
Oggi, l’eredità di Aubrey Beardsley si fa sentire in molteplici correnti del graphic design contemporaneo. La sua influenza si manifesta in diversi aspetti del design moderno:
- Stile visivo: l’uso del contrasto, ancora oggi fondamentale per composizioni visivamente accattivanti.
- Tipografia: la fusione armoniosa tra testo e immagine, ha ispirato i grafici successivi a lui
- Ornamenti e linee fluide: L’uso di decorazioni si riflette in vari stili contemporanei, dall’Art Nouveau al minimalismo.
- Narrativa visiva: Beardsley raccontava storie mediante le sue illustrazioni, evocando emozioni, un principio chiave del graphic design moderno.
- Estetica decadente: il suo stile ha influenzato un movimento di design che celebra l’estetica vintage e il revival di stili passati, molto presente nel graphic design odierno.
Il suo stile inconfondibile ha ispirato una vasta gamma di artisti e designer, attraversando epoche e movimenti, dal modernismo all’illustrazione digitale. La sua capacità di fondere estetica e narrazione ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del design, dimostrando che l’arte può raggiungere le corde emotive di chi la osserva. Per queste ragioni, è fondamentale dedicare del tempo ad approfondire le opere di Aubrey Beardsley, esplorando non solo le sue creazioni, ma anche il contesto storico e culturale che le ha ispirate. Solo così potremo apprezzare appieno l’eredità di un artista che continua a influenzare le generazioni contemporanee e a stimolare il nostro modo di pensare.