l celebre pianista jazz americano, compositore e bandleader Cedar Walton si è spento stamattina, all’età di 79 anni, nella sua casa di Brooklyn.
Musicista eccellente, capace di coniugare tecnica sopraffina, classe e stile melodico, orchestrale e denso di blues, Cedar Walton è considerato uno dei pianisti più influenti della sua generazione.Chi ha avuto la fortuna di apprezzarlo dal vivo, specie nella sensazionale formazione in trio con Billy Higgins alla batteria e David Williams al contrabbasso (tra le migliori sezioni ritmiche della storia del jazz), ha avuto modo di apprezzare il suo tocco unico e la sua classe inarrivabile.
Solo pochi mesi fa era stato accolto trionfalmente al Ronnie Scott’s di Londra in occasione di un concerto e di un’intervista per il magazine Jazzwise. La sua ultima fatica discografica risale al 2012 e segna il debutto americano del giovane sassofonista bolognese Piero Odorici che Cedar ha prodotto e accompagnato al pianoforte in alcune performance live.
Nato a Dallas nel 1937 e ispirato al pianoforte della madre, Cedar Walton studia musica classica all’Università di Denver. Nella sua formazione trova molto presto spazio il piano jazz, specie la tecnica di Bud Powell e la capacità di guidare e organizzare la musica di un trio di Ahmad Jamal. Negli anni ‘50 si trasferisce a New York e archivia collaborazioni con artisti di talento quali Kenny Dorham, J.J. Johnson, Art Farmer e Benny Golson. La sua carriera subisce un’accelerazione quando viene chiamato dal batterista Art Blakey ad entrare nei Jazz Messengers,formazione leggendaria in cui militavano il trombettista Freddie Hubbard e il sassofonista Wayne Shorter, per la quale dimostrerà il suo talento anche in qualità di compositore.
Finita l’esperienza con Blakey (anche se negli anni ‘70 tornerà ad affiancare i Jazz Messengers come direttore musicale) alla fine degli anni ‘60 l’artista accompagna la cantante Abbey Lincoln e il trombettista Lee Morgan, con il quale stringerà una proficua collaborazione discografica. In una carriera durata oltre 60 anni e con più di 100 album all’attivo, ha suonato come sediamo con nomi altisonanti quali John Coltrane, Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, Sonny Stitt e Ornette Coleman mentre come bandleader ha esplorato anche la forma quartetto oltre che trio. Per avere un’idea della qualità della musica e della classe inconfondibile di questo indimenticabile artista consigliamo l’ascolto degli album The Trio, Vol.1, 2, 3, realizzati per la label italiana indipendente Red Records nel 1985.
Fabrizio Montini Trotti | Bake Agency