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Condivido dunque sono. Intervista a Oscar di Montigny

montigny

“L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.”Quando l’idiota (di Dostojevskij) incontra il mistico (di Wittgenstein), quello che saggiamente e post-socraticamente suggerisce come si debba tacere di tutto ciò cui non è dato di sapere, si avverte istintivamente la necessità di allargare gli orizzonti delle proprie prospettive interiori. Olisitcamente questi valori possono salvare il mondo. Presupposto olistico. Il mondo, il suo corpo è data dalla sommatoria degli individui. Ciascuno cominciando a salvare se stesso, condividendo la propria salvezza e comprendendo i bisogni degli altri, potrebbe dunque individuare nuovi percorsi di salvezza per il mondo intero. Se la rete ha mostrato, attraverso le intuizioni di Pierre Levy come la condivisione di un’intelligenza collettiva possa essere il nuovo tramite per un networking di conoscenze, sapere e vie di liberazione, il percorso non può non essere intrapreso. La crisi di cui tanto si parla, quella che tanto ci attanaglia economicamente ed esistenzialmente, come ogni crisi può, anzi deve essere, un’occasione di riflessione.Un’opportunità per concentrarsi sulle soluzioni anziché come siamo giustificati a fare dal nostro lassismo, sui problemi. Altro salto di qualità quello previsto dalla coscienza che citando Einstein e il suo relativismo antropomatematico ci illumina dimostrando come ogni problema non possa essere risolto dallo stesso livello di coscienza che lo ha generato. Intuizione illuminante.Da questo punto di vista è giusto che “l’evoluzione sociale non serve al popolo se non è preceduta da un’evoluzione di pensiero”. Lo cantava anche Franco Battiato. L’unica evoluzione cui siamo abituati, dimenticando la nostra natura anima-le è quella economica. Una contromisura delle degenerazioni economiche e delle amministrazioni del nostro vivere comune ormai claudicante, azzoppata dallo stato di necessità in cui questa crisi globale ci ha trascinati. Marx parlava di alienazione. Gli effetti sono gli occhi di tutti. Idee, pensieri riflessioni che sono state trascinate con garbo e calviniana leggerezza dal direttore del marketing e della comunicazione della Banca Mediolanum, Oscar Di Montigny. Lo stesso che nel 2008 ha ideato, progettato e fondato la Mediolanum Corporate University. Oscar ha anche un suo blog nel quale separa – in bianco e nero – le due sfere della sua personalità, il dentro e il fuori, lo yin e lo yang in cerca di una personalissima “conciliatio oppositorum”. Così seguendo il suo blog Riflessioni per il Terzo Millennio, incuriositi, dopo averlo ascoltato sul palco del TedxRoma lo scorso 22 febbraio, abbiamo scoperto come più che le indicazioni professionali (il lato oscuro?) sia invece la parte bianca (il guerriero della luce?) a motivare sinceramente il percorso della sua ricerca. Un uomo di banca che parla di amore e bellezza? Tutto è possibile e deve esserlo. Così le riflessioni di un manager hanno ceduto il posto a quelle di un uomo sempre più consapevole, come indicato da esempi illuminanti, della necessità di un’inversione di rotta.

“E’ male tutto ciò che non è utile all’insieme seppure sia utile a te.” – scrive nel suo blog – “E’ male (quindi, non utile) considerarsi indistintamente dal tutto e non in unione con esso. L’errore non sta nell’essere egoisti, sta nel pensarsi slegati dal resto e da esso indipendenti; senza capire che noi siamo solo ed esclusivamente in relazione con e che da questo con dipende totalmente la nostra possibilità. Non si tratta di soggiogare il naturale interesse per il proprio sè quanto tentare di espandere la consapevolezza di questo sè fino ai confini di tutto ciò che non è solo me, solo Io. Vivere a vantaggio del tutto contempla certamente anche me, vivere a mio esclusivo o anche solo parziale vantaggio non contempla quasi mai il resto. Ma oggi non troveremo nuove vie fuori, le troveremo solo dentro, e fuori si specchierà questa rinnovata purezza dell’essere che avrà preso forma nel fare.”

Al di là del ripetitore credo che determinate idee debbano avere valore in sé. Allora prendendo consiglio dai suggerimenti di Sun Tzu e della sua Arte della Guerra abbiamo trovato il nostro personalissimo modo di superare la contraddizione trascinandola su un piano più alto ed elevato. Evitando il conflitto abbiamo visto che al di là del suo ruolo, la sua ricerca sembra sincera e necessaria. Allo stesso modo penso non avremmo dovuto prestare orecchio ad esempio all’intervento di Yadin Kaufmann che nella stessa occasione del Tedx romano ha mostrato come il business possa contribuire ad abbattere muri di intolleranza fare del bene ad un’idea di pace facendo crescere sempre più startup che vedono e prevedono la collaborazione utile tra israeliani e palestinesi. Come al solito nopn c’è bisogno di sconfiggere il nemico ma di spostare su piano elevato le ragioni del conflitto, verso un utile comune, questa volta in termini di pensiero e di valore umano affinché anche per noi sia possibile conciliare individualmente le contraddizioni di cui siamo in balia, i traumi depositati dentro di noi che continuano inconsciamente ad agitarci negandoci quella condivisione, quella sana tendenza verso il prossimo. Miglioriamoci per migliorare tutti. Provare per credere.

 

Che fa concilia?

riflessioni

Il blog è divisio in due parti. Da un lato c’è la vita professionale, l’altra è personale e non è riferita al mondo mediolanum. Il Tao, come simbolo è abbastanza dichiarato ma non vuole essere l’unico immaginario chiamato in causa. La realtà è che le nostre due sfere nascono conciliate, nel percorso della nostra vita vengono separate, anche culturalmente, quindi si tratta di riconciliarle. Quando ho deciso di avviare il blog ho maturato questa consapevolezza. Si tratta di dimensioni che il mondo ci impone come divise ma che in realtà non lo sono. Si comepnetrano l’una con l’altra. La dimensione personale ha una valenza più interiore. Un’esigenza filosofica come un’ indagine in costante ricerca risposte.La mia ricerca è partita negli anni ’90 ma solo nel 1999 diciamo ha cominciato ad assumere la forma di quella attuale. In quegli anni ho iniziato ad individuare un percorso interessante che potesse sostenermi nell’indagine. Tutto ha origine dalle domande che mi sono posto, domande personali, esistenziali che accomunano tutti gli esseri umani. C’è chi le sopisce queste domande e altri invece che ci si buttano dentro in cerca di risposte. il blog è stato maturato circa tre anni fa. Mi è sempre piaciuto scrivere e finalment ho trovato il tempo per farlo. il blog sembrava una modalità di grande attualità nel poter condividere con glia ltri quello che pensavo. Con il mio spirito di condivisione speravo di essere stimolo per altri aprendo un dibattito dal quale essere a mia volta stimolato. Nella sezione “chi sono” del mio blog spiego i motivi che mi hanno ispirato e gli obiettivi.

 

Con/Divisione

Ormai si parla, in questa nuova era, di sharing economy e ci sono esempi eclatanti come per lo scambio di case, c’è addirittura chi offre il divano via internet. C’è poi il bike e il car sharing. Il tema della condvisione è una grande nuova variabile e sarà un trend portante. Chi lo capisce, anche in termini di business, avrà vantaggi enormi. Oggi siamo nella condizione oggettiva di condividere il nostro sapere con il mondo tramite un click.

 

TedxRoma

1925098_611598142251208_898578988_nIl Tedx Roma mi ha contattato perché da tempo tengo lezioni all’università. L’organizzatrice Emilia Garito ha considerato i miei argomenti come pertinentined ha mandato una persona a seguire una mia lezione allo Iulm. Si sono subito interessati e mi hanno chiesto di proporre un tema. Un sentiero logico-emotivo che ha coniugato business e management con suggestioni di filosofia. Sono sempre pienamente convinto dell’importanza di donarsi e “Bellezza e Silenzio salveranno il Mondo” è stato il titolo del mio intervento.

 

Mobile World Congress

Sono appena tornato da tre giorni trascorsi al Mobile World Congress di Barcellona dove sono rimasto  affascinato da questa dimensione evolutiva dell’uomo che ogni giorno scopre qualcosa. A Barcellona è venuto fuori che entro il prossimo anno verranno messe online 1 miliardo di nuove app dietro ai quali ci sono 1 miliardo di inventori che creano cose utili. La tecnologia ci aiuta ad esprimere questo potenziale.  A questo punto penso anche ad altri momenti del Tedx Roma in cui la tecnologia è al servizio della soluzioni di problematiche umane come l’importante ricerca dell’Università di Siena che aiuta gli ipovedenti a muoversi con il computer.

Incontri

Ho avuto la possibilità di incontrare importanti personalità e di questi incontri ho dato resoconto nel blog. Si tratta di incontri avvenuti per un ciclo di appuntamenti dal titolo “MCU incontra l’Eccellenza” che vanno da Sara Ghandi, Patch Adams, Philip Kotler, fino a quello con il dalai lama. Il più recente è ovviamente quello con Vint Cerf con cui sono stato a cena e che ho conosciuto sempre al Tedx Roma. Essere a fianco con uno dei padri del web è stata un’esperienza straordinaria. Il web è stata la grande scoperta dei nostri tempi e una grande rivoluzione. Le tre grandi scoperte dell’umanità sono  il fuoco la ruota e il web. Sono scoperte che hanno fatto evolvere il concetto di relazione. Grazie al fuoco sono nate le comunità. Con la ruota la comunità si spostano equesto ha permesso lo sviluppo cultura, dell’arte e della filosofia mentre oggi con il web ci confrontiamo con l’idea microcomunità in relazione e l’uomo vive di relazioni e di condivisioni.

 

E tu a quale P appartieni?

Quando ho incontrato Philip Kotler sostanzialmente abbiamo ripercorso i vari step del Web Marketing management e avviato importanti riflessioni sui suoi sviluppi. Nella fase 1.0 tutto era incentrato sul prodotto. L’immagine dell’ovetto kinder pieno di nutella è emblematica. Nel  2.0 la prospettiva era legata alla profilazione dei clienti, allo studio del target. Tra l’altro questa profilazione che considerava il cliente come un obiettivo non rendeva merito al concetto di persona. Non era proprio gentile leggere il cliente come bersaglio. Con il 3.0 si inizia a parlare  di rispetto e protezione fino ad arrivare ai confini di un ipotetico 4.0. dove addirittura al concetto che il cliente deve essere amato perché il cliente ha un anima. Non si tratta più di business2buisness (b2b) e nenache di  business2consumer (b2c) ma di human2human(h2h).

 

Luca Perini | Bake Agency

 

 

 

 

 

 

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