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Ecommerce e italiani: un rapporto complicato ma in crescita

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Noi italiani siamo ultimi in Europa per acquisti sugli ecommerce.

Una buona notizia però c’è: il trend di acquisti online è in fortissima crescita anno dopo anno. Almeno. In questo articolo scopriamo l’indentikit del tipico acquirente di prodotti online in Italia.

I dati di questo articolo sono presi da Eurostat.

Chi compra online in Italia

Se sei entrato sull’ecommerce di prodotti tipici calabresi Gusti Del Sole e hai acquistato, è probabile che la tua età sia compresa tra i 24 ed i 35 anni. Che vivi in una città medio-grande. E che il tuo titolo di studio sia alto.

Comprare online è una pratica che in Italia riguarda ancora i giovani. Ovvero persone intorno ai 30 anni. Sono poi in gran parte persone che hanno un titolo di studio alto, quindi una laurea. E vivono in capitali di regione.

Nell’ambito di acquisti negli ecommerce, poi, ci sono frammentazioni di pubblico che dipendono dal singolo settore. Se ad esempio entri nel noto sito di gioielli Scintelleshop ed effettui un acquisto, all’85% sei una donna e nella stragrande maggioranza dei casi hai acquistato un articolo di lusso dal costo inferiore a € 200.

Eh già, perché gli italiani non sono solo ultimi per utilizzo degli ecommerce, ma anche per spesa media su di essi: quasi sempre inferiore a € 200 (anche se dipende dal settore).

Il lato positivo: la crescita è altissima

Un lato positivo in tutti questi dati c’è. Il trend di crescita nell’utilizzo di ecommerce è molto forte.

Negli ultimi 3 anni la vendita online di beni fisici è cresciuta complessivamente di circa il 30% l’anno, ovvero più del 100% negli ultimi 4 anni. È quindi un forte trend.

Anche i servizi, che partivano da una situazione migliore, continuano a crescere di circa il 20% annuo.

Questi dati di crescita sono superiori persino alla crescita media degli altri paesi UE. Anche se, come detto, gli altri paesi partivano con numeri ben più alti rispetto all’Italia.

Riflessione: è spesso la piattaforma che può creare il mercato

Voglio concludere questo articolo con una breve riflessione.

I dati dicono che, in Italia, alcuni settori di vendita online sono più forti di altri.

Articoli di abbigliamento e articoli sportivi sono stati comprati online dal 60% di chi ha una connessione internet. Il 52% degli italiani ha poi prenotato online viaggi, il 38% ha acquistato biglietti per eventi.

Tutti gli altri settori che non siano abbigliamento, viaggi ed eventi fanno numeri molto più bassi. Come mai?

Il fatto che l’Italia purtroppo abbia una arretratezza culturale sull’online è sicuramente vero. Ma è altrettanto vero che potrebbero mancare ecommerce di alta qualità in tanti settori.

Non è un caso, a mio avviso, che i settori dove gli italiani comprano di più online sono quelli dove sono presenti player più forti, con siti ecommerce più professionali e che vanno incontro molto bene alle esigenze delle persone.

Insomma, non è un’eresia dire che in Italia potrebbero essere gli ecommerce di settori ancora inesplorati a far esplodere la crescita degli acquisti. E portare gli italiani a comprare di più online, e quindi diminuire il digital divide con gli altri paesi europei.

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