L’Italia è un paese con una forte passione per le auto: non solo è il paese in cui il mercato automobilistico è stato sempre molto fiorente ma gli Italiani spessissimo scelgono di rivolgersi al noleggio delle autovetture invece di acquistarle.
Moltissime sono le aziende di noleggio in franchising presenti in rete ma esistono anche aziende Italiane di questo settore, nate magari da una passione vera e propria e non solo dalla spinta commerciale.
Questo è proprio il caso di Frank Autonoleggio, azienda di noleggio romana, che ci aiuterà a comprendere un po’ meglio il mondo del car rental.
Come hai iniziato a lavorare in questo settore e perché l’hai scelto?
«Ho iniziato quasi per gioco. La mia attività l’ho vissuta come il mio giocattolo con cui ho iniziato 15 anni fa, un lavoro che è cresciuto piano piano ed ha portato anche un buon rendimento.»
Come riesci a tenere testa ai grandi marchi di franchising e alle strutture più grandi?
«Riesco a confrontarmi con le grandi aziende che mi circondano o proponendo soluzioni commerciali alternative (come accettare clienti senza carta di credito e accettando i depositi in contanti) o adattandomi alle esigenze del cliente che ho davanti.
Posso anche attivare collaborazioni con aziende che, a fronte di lavori continuativi, mi permettono di abbassare i prezzi e anche di poter dare maggior rilievo al mio brand.»
Come hai vissuto la pandemia e quanto ha influito sulla tua attività?
«La pandemia è stato un momento particolare per tutte le nostre vite ed un disastro per l’attività in quanto ho dovuto anticipare i compensi per i dipendenti e tutti i costi della mia azienda come leasing e finanziamenti non sono stati bloccati e ho dovuto continuare a pagare, ad ogni scadenza burocratica.
Ovviamente è stato pesante se pensiamo a tutto il lavoro con i turisti che improvvisamente è scomparso. A Roma Termini, Fiumicino, all’aeroporto di Napoli, a Salerno in tutte le sedi, punti importanti per il ricambio turistico che ho aperto ho avuto una perdita pesantissima, un periodo da dimenticare, sperando che sia passato del tutto.»
Che cosa significano per te le automobili e in base a cosa scegli quelle da proporre i tuoi clienti?
«Io mi sono differenziato anche per la posizione che ho nelle varie sedi e specialmente in quella della stazione Termini. Oltre le utilitarie di vario tipo, ho dedicato una parte del lavoro al settore delle auto di lusso e durante la pandemia questa novità è riuscita a regalarmi anche delle soddisfazioni.
Continuo sempre a ideare nuove proposte commerciali per cercare di accontentare tutte le tipologie di clienti.»
Il noleggio può seguire il trend della riconversione green, questo settore secondo te è pronto?
«Il noleggio sta cambiando, molti si stanno adeguando sull’elettrico per sostituire i motori a combustione diesel e pian piano anche quelli a benzina.
Purtroppo però, personalmente, non sono ancora proiettato nel green in quanto ho effettuato un test di prova che non mi ha soddisfatto. In particolare con delle vetture Renault Twizy nella nostra filiale di Colosseo, delle quali per ora ho posticipato l’acquisto fino al momento in cui garantiranno un’autonomia molto più alta e una ricarica molto più veloce.
Infatti quando ho sperimentato le suddette vetture, ho notato che, in tutta Roma, c’erano solo settanta colonnine e che la ricarica era molto lenta.»
Cosa sogni per il futuro e in che direzione ti piacerebbe andare?
«Dopo il Covid è difficile dare una risposta perché ci sono stati mutamenti incredibili…
Se guardo a un futuro, spero, non troppo lontano mi viene da dire che sicuramente la riconversione green potrebbe essere un tassello per una nuova era nel mio settore.
E quindi mi auguro che si concretizzi presto e bene!»