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FUMETTO. Cinquant’anni di romanzi disegnati

Una famosa battuta di Umberto Eco, ricordata più volte in questi giorni successivi alla sua scomparsa, recita più o meno: “Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”. Un omaggio del grande semiologo a Hugo Pratt e al suo personaggio più celebre, protagonista di Una ballata del mare salato del 1967 .
Un modo per ribadire ancora una volta, nel caso ce ne fosse bisogno, il potere evocativo e concettuale che il fumetto ha acquisito nel nostro immaginario, oltre che la sua autonomia di linguaggio rispetto alla letteratura tradizionale.
Un altro grande del fumetto italiano, Magnus, ripeteva spesso che per riuscire nell’ardua impresa di creare storie e disegni da soli bisogna “scrivere con squadra e compasso e disegnare col vocabolario”. In altre parole, tenere al centro del proprio metodo il filo della narrazione senza diventare manieristi. In ogni modo, per chi volesse indagare ulteriormente sul complesso rapporto tra letteratura di prosa e romanzo grafico, è interessante il dibattito che si è creato in occasione della candidatura di Una storia di Gipi allo Strega.

Per ricordare i grandi del passato recente, ma anche per scoprire quali sono i nomi più interessanti della scena contemporanea del fumetto italiano, una grande mostra è partita lo scorso fine settimana al Museo di Roma in Trastevere, Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati , una panoramica sull’arte del fumetto che porta all’attenzione del pubblico quaranta romanzi grafici scritti e disegnati da altrettanti autori.
A partire dal 1967, anno in cui iniziò la pubblicazione di Una Ballata del Mare Salato, capolavoro di Hugo Pratt, in cui appare per la prima volta Corto Maltese, la mostra prosegue nei decenni successivi con straordinari lavori tra i quali Sheraz-De di Sergio Toppi, Le Straordinarie avventure di Pentothal di Andrea Pazienza, Fuochi di Lorenzo Mattotti, Max Fridman di Vittorio Giardino, Cinquemila chilometri al secondo di Manuele Fior, Dimentica il mio nome di Zerocalcare, passando dal romanzo a puntate ai graphic novel.

L’esposizione presenta circa trecento tavole originali, disposte in ordine cronologico e per la prima volta affiancate, di romanzi a fumetti scritti e disegnati da un unico autore: da Hugo Pratt a Altan, Carlo Ambrosini, Ausonia, Dino Battaglia, Paolo Bacilieri, Roberto Baldazzini, Sara Colaone, Marco Corona, Elfo, Luca Enoch, Guido Crepax, Manuele Fior, Otto Gabos, Massimo Giacon, Gabriella Giandelli, Vittorio Giardino, Francesca Ghermandi, Gipi, Igort, Piero Macola, Magnus, Milo Manara, Lorenzo Mattotti, Attilio Micheluzzi, Marino Neri, Leo Ortolani, Giuseppe Palumbo, Andrea Pazienza, Tuono Pettinato, Sergio Ponchione, Davide Reviati, Filippo Scozzari, Davide Toffolo, Sergio Toppi, Pia Valentinis, Sebastiano Vilella, Vanna Vinci, Fabio Visintin, Zerocalcare.

La mostra indaga generi narrativi molto diversi tra loro – romanzi d’azione, romanzi psicologici, romanzi biografici o storici, romanzi satirici, romanzi tratti da classici della letteratura, romanzi contenuti in un solo volume, romanzi seriali – ma che, grazie al percorso espositivo, risultano come suggestivi capitoli di un lungo racconto fatto di immagini e di parole fusi assieme dal linguaggio alchemico dei balloon.
Un’occasione unica per apprezzare stili diversi sia dal punto di vista grafico che narrativo ricostruendo mezzo secolo di cultura italiana, da Altan a Zerocalcare.

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Fumetto italiano. Cinquant’anni di romanzi disegnati
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio, 1B
Roma
27 febbraio – 24 aprile 2016
A cura di Paolo Barcucci; Silvano Mezzavilla

Orari
Da martedì a domenica 10.00 – 20.00
(la biglietteria chiude alle 19.00) Lunedì chiuso
intero: € 6,00 – ridotto: € 5,00
www.romanzidisegnati.it
www.museodiromaintrastevere.it
tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)

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