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I Dream Of Wires

I DREAM OF WIRES

L’uscita del documentario indipendente I Dream Of Wires rende il giusto tributo ad uno degli strumenti che più hanno rivoluzionato e influenzato i processi di creazione, riflessione e veicolazione degli stati di suono: il sintetizzatore. Un groviglio di cavi e di box di metallo collegati tra loro in cerca di ispirazione, nuove generazioni di frequenza e interferenza.

La sua progettazione e produzione risale al 1963 ad opera di due esperienze parallele: quella di R.A. Moog e quella californiana di Don Buchla. Grazie a loro il transistor comincia in questo modo a “suonare” la sua rimpiazzando i tentativi offerti fino ad allora dall’elettricità degli oscillatori e dalle sperimentazioni per nastro magnetico e tanta buona volontà. Immersi come siamo nel reame delle macchine e nell’esplosione timbrica e ritmica del digitale, oggi raccogliamo il frutto di quelle pionieristiche premesse.

Nel documentario viene inoltrato sottolineato come il fascino per le macchinazioni sembri essere una naturale inversione di tendenza degli ultimi anni. L’indipendenza degli anni ‘90 quella che reclamava tutte le potenzialità del software  – anche in termini economici di produzione –  permettendo attraverso una versione virtuale di queste stesse macchine, un notevole risparmio di soldi e di spazio sembra oggi aver ceduto il passo ad un moto al contrario che riporta i musicisti direttamente alla fonte materiale e materica dello strumento. Via dal laptop.

Il lavoro e le pratiche degli artisti di oggi vengono documentate attraverso preziose interviste e incursioni significative direttamente in studio curiosando sulle metodologie di lavoro. Tra gli artisti coinvolti che hanno messo a disposizione il proprio arsenale e il proprio sistema di pensiero sonico figurano tra gli altri Trent Reznor, Carl Carig e John Foxx.

http://idreamofwires.org

http://vimeo.com/idreamofwires

http://www.facebook.com/idreamofwiresdocumentary

Luca Perini | Bake Agency

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