Negli ultimi anni il tema dell’immigrazione in Italia è stato uno dei temi più divisivi della nostra storia, ed ha spesso utilizzato toni molto aspri e duri.
Da una parte c’è stata e c’è tutt’ora una corrente che non vorrebbe più vedere neanche un immigrato irregolare entrare nel nostro paese, nemmeno a fronte di emergenze umanitarie come il pericolo nel far restare in mezzo al mare delle persone. Dall’altro, correnti di sinistra molto più propense all’accoglienza e all’integrazione.
Al momento la prima corrente è al governo e trova la perfetta sintesi nel vice premier e ministro degli interni Matteo Salvini. Slogan come “porti chiusi”, “la pacchia è finita”, “io non mollo” sono entrati ormai nella vita di tutti giorni, visto che tutti i giorni Salvini e i media offrono grande copertura mediatica a tale tema.
E gli immigrati regolari?
Non è scopo di questo articolo dare ragione all’attuale ministro o viceversa ai suoi più accaniti detrattori. Tutti i giorni i media sono pieni di opinioni collegate a queste 2 visioni diverse, il lettore ne avrà probabilmente già abbastanza.
Io vorrei invece focalizzare l’attenzione sui tanti, tantissimi immigrati regolari che vivono nel nostro paese. Sono quindi tutte quelle persone immigrate che hanno ottenuto il regolare permesso di vivere nel nostro paese.
Riguardo queste persone, possibile che non si senta mai una parola da parte dei media?
I numeri degli immigrati regolari in Italia
Secondo il sole 24 ore (dati presi dal dossier IDOS), attualmente ci sono circa 5 milioni di migranti regolari in Italia, i quali producono l’8,8% della ricchezza del paese.
Roma e Milano sono le città con più stranieri regolari, con circa mezzo milione a testa ciascuna.
I redditi di queste persone ammontano a 11,752 euro annui a testa. Salari quindi in media molto bassi, anche se l’occupazione complessiva è leggermente in aumento.
I settori di maggior occupazione sono lavori domestici (quasi i 3/4 dei lavoratori domestici in Italia è straniero), ma anche lavori nel settore turistico, agricoltura e lavoro autonomo-imprenditoriale. Riguardo il lavoro imprenditoriale, oltre la metà di tali lavoratori è cinese.
Sull’accoglienza si può fare di più
Il dossier conclude dicendo che sebbene ci siano buoni esempi di accoglienza e inclusione di immigrati regolari, ancora c’è tanta strada da fare. Ovvero, la politica potrebbe fare molto di più per dare a queste persone un supporto maggiore per trovare la propria strada lavorativa e produrre quindi ricchezza per loro e per l’Italia.
Purtroppo, questo mondo sembra essere spesso ignorato dall’opinione pubblica. Ogni giorno si parla di immigrazione irregolare, mentre pochissime volte si trovano informazioni o notizie riguardo tutte queste persone immigrate che vivono e lavorano in modo totalmente legale in Italia.