Da 4 mesi Instagram ha introdotto Stories, un’imitazione di Snapchat. Dopo molte critiche, lodi e sia come sia, qual è la situazione tra queste due applicazioni simili nell’essenza, ma differenti nella pratica?
Negli ultimi anni, i marketers sono impazziti dietro alla domanda come attrarre milioni di millennials usando Snapchat e hanno creato strategie uniche per promuovere e condividere i loro prodotti o i loro contenuti. Anche io sono una millennial e Snpachat non mi piace. Prima di tutto, non sono il tipo che si fa selfie sciocchi (nella stessa posa, per 53 volte) e li invia alla gente, mentre uso il filtro che simula il muso di un cane o un diadema fiorito. Poi, non mi piace l’idea che le foto che mi sforzo di fare in modo carino saranno cancellate entro qualche ora. E terzo punto, Snapchat è come una rubrica telefonica interattiva e non funziona con il sistema degli hashtag. Il tuo pubblico è limitato alle persone che conosci, oppure dovresti fare pubblicità al tuo account Snapchat su altre piattaforme (come Instagram) per guadagnare followers.
Instagram Stories ha copiato in tutto le funzioni migliori di Snapchat, ma facendo questo, ti offre anche uno spazio parallelo per soddisfare la mania della condivisione di 10.000 foto e video al giorno. Inoltre, puoi usare le foto editate scattate quel giorno (o quelle scattate precedentemente ma editate quel giorno, ho trovato un bug nell’app?) – a questo riguardo alcune persone protestano dicendo che sta uccidendo la spontaneità– e i tuoi followers di default potranno vedere immagini e video. Lo stesso vale per quelli che non ti seguono ma controllano il tuo profilo, ovviamente se non lo hai reso privato.
Questo rende Instagram Stories più funzionale per raggiungere molte più persone, naturalmente. E devo aggiungere che lo trovo più pulito e rifinito, specialmente nelle funzioni avanti e indietro. Questa nuova caratteristica di Instagram sembra creare una tasca per i dettagli in profondità nelle tue foto, mentre Snapchat sembra soprattutto risvegliare il vanitoso selfie-addict nascosto in molte persone. Di certo Snapchat non è solo questo, ha il live stream e la sezione Discover piena di contenuti dai grandi siti di notizie. Ha recentemente lanciato World Lenses, che permette di cambiare lo sfondo, e sta preparando il lancio di Spectacles, una tecnologia indossabile che permetterà di scattare foto con gli occhiali e postarle direttamente su Snapchat. È anche abbastanza aperto a molte nuove proprietà, come la musica o i giochi. Queste sono tutte opinioni di un’utente media.
Ma dal punto di vista del marketing, come se la sono passata le due popolari app negli ultimi mesi?
Le statistiche mostrano che l’uso attivo di Instagram era in declino nel 2015. Eppure, il numero giornaliero degli utenti di Instgram è doppio rispetto al numero giornaliero degli utenti di Snapchat, rispettivamente con 300 milioni e 150 milioni. I brand ovviamente lo vedono, Instagram e Stories insieme danno loro l’opportunità di creare un post più approfondito su qualsiasi cosa, come dice Hugh Pile, CMO di L’Oréal per i Paesi occidentali: «All’interno della stessa piattaforma, abbiamo ora questa piacevole giustapposizione che permette di narrare una storia più ricca, ma forse offrendo un’esperienza più autentica o più emotiva rispetto alle più patinate immagini promozionali».
Per dare un esempio di un grande brand: la più popolare storia Snapchat di Nike ha avuto 66.000 visualizzazioni, ma la Instagram Story condivisa il primo giorno del lancio di Stories ne ha avute 800.000. Così, in fin dei conti, Snapchat offre ai brand una migliore customizzazione con i suoi filtri e il resto, ma Instagram offre un audience molto più ampio. Per certi versi sembra il rapporto Apple e Windows, non trovate? Snapchat ha recentemente aggiunto una funzione ricondividi che ovviamente aiuterà i brand a creare l’audience che cercano. Ma nemmeno Instagram si ferma e ha aggiunto le funzioni Menzionare e Scopri di Più che permettono agli utenti di dirigere il proprio pubblico a qualsiasi indirizzo vogliano.
Una delle fonti sui media che seguo e che apprezzo moltissimo, Business Insider UK, sta pubblicando alcuni lavori anche su Instagram Stories. Secondo l’articolo di Digiday, Insider, con i suoi 7 account specifici per argomento, si sta focalizzando su Instagram Stories e, come risultato, hanno avuto 5 mlioni di visualizzazioni in più dei loro video durante il primo mese di Stories.
Mettendo da parte i numeri e le statistiche, i leali utenti di Snapchat (giovani tra i 20-25 anni), i quali pensano che Instagram abbia semplicemente copiato quello che già esisteva e che non usano Instagram Stories nemmeno per rimorchiare, ritengono che qualsiasi brand si affacci su Snapchat faccia troppa pubblicità. Pensano che su Instagram il product placement o perfino una foto diretta del prodotto sia pù naturale , perché in fondo è parte del carattere del brand. Lo stesso vale per altri enti, vale a dire che promuoversi sembra proprio promuoversi su Snapchat, ma su Instagram trovano le stesse foto e video normali e più intriganti. Quando è stato chiesto loro se sarebbero stati più inclini a comprare qualcosa che avevano vito su Snapchat o su Instagram la risposta è stata Instagram, perché sembra più appropriato lì, mentre Snapchat per loro è più legato alla condivisione amichevole e alla vita quotidiana con gli amici.
Per me personalmente, è una semplice questione di abitudini e gusti. Sono selettiva riguardo alle celebrities e ai brand che seguo sui social, solo alcuni musicisti e marchi che sono davvero creativi online o di cui vorrei sapere di più, fonti mediatiche che postano cose interessanti e, solo per Instagram, bravi fotografi. Inoltre sono molto interessata al making of, il backstage di concerti e produzioni e Instagram Stories mi offre questo. Snapchat richiede troppo sforzo per questo.
Sinceramente, un’utente media (ma avida).
Qui la versione inglese dell’articolo.