Una giornata per tracciare lo stato dell’arte nella produzione creativa contemporanea in Italia tra, digitale, innovazione e design. Italianism, evento ideato e diretto da Renato Fontana (saperevedere.it) e prodotto da Nu factory, si è svolto lo scorso 10 ottobre presso la ex Caserma di via Guido Reni, all’interno della programmazione del festival Outdoor.
Una giornata intensa, ricca di interventi da parte di illustratori, grafici e professionisti della comunicazione visuale arrivati un po’ da tutta l’Italia, con due corpose mostre all’interno.
La prima, 50x50x50. The New Italian Illustration, in cui 50 illustratori hanno esposto le loro opere in formato 50×50 e Hero?, una serie di ritratti fotografici di grande formato firmati da Mattia Zoppellaro.
Quanto incide sul mestiere dell’illustratore essere italiani? Ormai il lavoro di chi manipola e costruisce immagini è senza territorio, si può fare da qualsiasi angolo del globo con un computer e una connessione alla Rete. Sarebbe però un errore trascurare quel particolare DNA, composto di cultura estetica, progettuale e produttiva, che è patrimonio esclusivo dei creativi nostrani.
Lo dimostrano gli interventi (fisici e virtuali) dei tanti professionisti presenti a Italianism. L’illustratore Mauro Gatti, ad esempio, da Portland ha raccontato lo scenario statunitense in cui “chi fallisce in una giovane startup ha maggiori possibilità di fare carriera in seguito”.
Ale Giorgini ha annunciato invece un appuntamento di rilievo a dicembre nella sua Vicenza, Illustri Festival, che dal 4 all’8 dicembre 2015 renderà Vicenza la capitale italiana dell’illustrazione. Tre grandi mostre e tantissimi eventi sparsi nel centro storico della città: la prima edizione della biennale di illustrazione Illustri Festival per un appuntamento da non perdere.
A salire poi sul palco è Francesco Franchi, enfant prodige della grafica editoriale e autore del volume Designing News, che in poco più di 25 minuti ha raccontato più di sette anni di produzione e di progetti, dal restyling del magazine IL de Il Sole 24 ore, al rapporto sempre più intimo che lega la fotografia, il testo e le illustrazioni fino a farci comprendere come e quanto è cambiato il modo di raccontare le notizie.
ph. Alberto Blasetti