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Le vite nascoste dei colori di Laura Imai Messina | Recensione

Le vite nascoste dei colori di Laura Imai Messina è un libro senza tempo, in cui si respira la spiritualità del paese in cui “sorge il sole”. Ho sempre considerato il Giappone come il viaggio della vita e per questo sono attratta da letture in grado di anticipare con la mente l’arrivo al gate d’imbarco.

Dopo aver letto le prime pagine di questo libro, l’ho definito una mazzetta pantone di parole. Arrivata a metà, una storia d’amore scritta su una palette di colori. Giunta alla fine, ho scoperto che ogni persona non solo ha un colore, ma è un caleidoscopio di sfumature silenziose e invisibili alla maggior parte degli esseri umani.

Le vite nascoste dei colori: la trama

I protagonisti di Le vite nascoste dei colori sono Mio e Aoi, due giovani ragazzi dalle vite apparentemente diverse, se non addirittura opposte. In realtà i due celebrano ogni giorno le antiche pratiche apprese dalle loro famiglie, in un percorso comune destinato a farli incontrare.

Mio è nata con un dono speciale: i suoi occhi possono cogliere ogni minima sfumatura. La sua diversità le permette di dare un nome a tutte le tonalità, soprattutto quelle invisibili. Cresciuta in un atelier dove la sua famiglia cuciva e ricamava kimono nuziali (shiromuku), ha appreso fin da piccola la cura per dettagli e l’attenzione per i colori. Il duro lavoro dei genitori non è rimasto solo un ricordo indelebile da custodire. Mio lavora per Pigment, ed ogni giorno con la stessa pazienza della madre, vende e consiglia colori.

Col tempo è riuscita a trasformare la sua stravaganza in un talento, descrivendo il mondo attraverso delle singolari etichette di colori. Non si limita a vendere un colore, lei studia le persone e gli ambienti, conferendogli una caratteristica del tutto personale e reale. Solo il colore, per Mio, era precisione. 
Ogni persona ne aveva uno addosso, e quello era la soluzione.

Anche Aoi ha un dono: la sensibilità di capire a prima vista chi ha di fronte. Insieme alla sorella Sayaka, gestisce a tempo pieno l’agenzia funeraria ereditata dal padre e ogni giorno accompagna i morti nel loro ultimo viaggio. Aoi è un ragazzo gentile, in grado di ascoltare e confortare i “rimasti” nei momenti in cui meno vorrebbero essere visti. La sua famiglia gli ha insegnato a non aver paura della morte, ma a credere nell’accudimento della vita come modo per affrontare ogni singolo giorno. 

Se la tradizione familiare di Mio è quella di affiancare le spose fino al giorno più importante della loro vita, Aoi è colui che accompagna i defunti nel viaggio finale. Non sono quindi due facce della stessa medaglia? In entrambi i casi siamo di fronte ad un metaforico passaggio, in cui vengono rispettate regole e riti di una cultura pregna di usanze. 

Colori, Amore e Destino

Le vite nascoste dei colori non è un romanzo rosa, anche se l’amore è il filo conduttore della storia. Tra queste righe ritroviamo l’amore per la famiglia, per la tradizione, per i colori e per gli individui che incrociamo sulla nostra strada.

Quando i due protagonisti s’incontrano i loro colori si mescolano in uno spettro cromatico. Insieme danno vita ad un fenomeno di luce al quale Mio per la prima volta non riesce ad attribuire un colore. Da quel momento inizia il loro cammino insieme, ma per quanto romantica sia l’aspettativa del lettore, il loro incontro non è merito del destino.

Aoi nasconde un segreto e Mio dovrà compiere una scelta.

Osservando le scarpe da ginnastica di Aoi, i nei sulle braccia, sorridendo per la passione infantile che aveva per i chupa-chups, Mio riconobbe la sensazione che si prova nel far entrare qualcuno nella propria vita. Sapeva già che lo avrebbe amato, e le sarebbe aumentata la voglia di essere viva, una gioia senza misura – tanto il respiro avrebbe superato la capacità della cassa toracica.

E insieme ecco il nervosismo, la calma che si perdeva, il batticuore in attesa di una telefonata, le tattiche deficienti con cui amministrare un gioco di cui lei stessa, come chiunque in amore, ignorava le regole.

“Letto da me” Le vite nascoste dei colori è un libro che ci porta a vivere oltre i colori primari, per portare alla luce le sfumature dentro di noi.

Secondo voi sono riuscita a trovare le mie sfumature? 

Lei era un bosco autunnale, con resti di legna bruciata nero carbone tra cui spuntavano camelie rosso rubino appena sbocciate e dal profumo verde marino all’alba delle mattine estive.

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