LFO – SOUND DESIGN CONTROL
La maison cinematografica svedese Ping Pong ha annunciato l’imminente uscita di uno dei film indipendenti più interessanti della stagione: LFO, il primo lungometraggio del regista Antonio Lublen, annunciato con una campagna di promozione virale attraverso i più diffusi social media e atteso alla prova della critica festivaliera nelle prossime settimane.
LFO, acronimo che sta per Low Frequency Oscillation (da non confondere con il nome del popolare techno combo di fine anni ‘90) è una dark comedy venata di atmosfere sci-fi che racconta la storia di un moderno sound designer il quale, rimasto solo dopo aver perso la sua famiglia, progetta una macchina in grado di ipnotizzare le persone con l’aiuto del suono.
Privato di tutti gli affetti, il bizzarro e solitario ingegnere userà i suoi inconsapevoli e sfortunati vicini come cavie per i suoi pericolosi esperimenti sulla capacità di manipolare e dirigere i comportamenti attraverso le frequenze sonore; frequenze specifiche, studiate appositamente per rendere la mente umana incredibilmente aperta alla suggestione.
L’interazione nella casa dello scienziato tra i soggetti sottoposti alla privazione del libero arbitrio come effetto dell’ipnosi condurrà a conseguenze imprevedibili e drammaticamente inaspettate.
Incurante dei limiti dei propri esperimenti estremi perché sopraffatto al dal fascino del potere e del dominio sugli altri, il protagonista si troverà a fronteggiare l’inquietante interrogativo di quanto possa essere facile oggi costruire uno strumento per condizionare l’umanità su larga scala.
LFO è un film low budget che ha il suo punto di forza nell’idea e nella narrazione del plot, scandita grazie ad un montaggio visionario e a un sound editing tanto essenziale quanto efficace. L’esordio del talentuoso giovane filmaker svedese si inserisce nel nuovo filone dei film sul controllo mentale, all’interno del quale spiccano il thriller Trance diretto da Danny Boyle e Upstream Color di Shane Carruth, attualmente in programmazione nelle sale statunitensi.
Fabrizio Montini Trotti | Bake Agency
