Fare marketing significa comunicare un’identità, ma soprattutto creare relazioni.
Ci sono riusciti benissimo i ragazzi del MARKETERs club, che venerdì a Venezia hanno dimostrato come con tanta buona volontà, idee chiare e una solida organizzazione si può trasformare un evento in una grande sinergia tra marketers, aziende e università.
Non a caso il MARKETERs Day prende vita qui, dall’aula magna dell’Università Ca’ Foscari a San Giobbe, all’interno del dipartimento di management, dove un grande incubatore ospita le energie e le competenze per le aziende di domani.
A salutare il pubblico è proprio il rettore Michele Bugliesi, che oltre a fare gli onori di casa ricorda il valore centrale del “learning by doing” e dell’urgenza di connettere sempre meglio il mondo dell’impresa a quello della formazione.
La ricetta è apparentemente semplice: ospitare quattro specialisti del marketing di quattro grandi brand, ma il risultato è molto meno scontato, soprattutto se si parla di intrattenimento e di industria di contenuti.
La prima ospite è Michèle Valkenborghs, Publicity Coordinator di 20th Century Fox per il Belgio. Spiega al pubblico di San Giobbe come gli influencers siano diventati i loro ambasciatori, nel passaggio cruciale dai media tradizionali ai digital media.
La comunicazione sui social permette rapidi aggiustamenti, ma soprattutto la produzione di parecchi contenuti, generati proprio grazie all’interazione con gli spettatori dei film.
Un aneddoto significativo è l’epic fail che Microsoft realizzò con il lancio di Xbox1, vincolata alla connessione internet per l’accesso ai giochi, a cui molti gamers si ribellarono boicottando il prodotto e commentandolo molto negativamente sui social. Microsoft tornò poi sui suoi passi (facendo saltare alcune teste tra i suoi dirigenti), correggendo la rotta e imparando una lezione fondamentale: la reputazione che un brand ha nel bacino dei social è vitale.
Simone Daniele è invece il responsabile dei progetti di advertising di Sky e Fox e illustra alcuni interessanti punti di branded content.
La strada è quella di produrre una comunicazione con lo stesso “look and feel” del canale o di una serie televisiva e di integrare un’iniziativa social che possa coinvolgere un altro brand o prodotto. E’ successo ad esempio con Molinari (Bartendency).
E’ Guido Bonarelli, marketing director di MTV Italia a chiudere questa giornata ricca di incontri e di scoperte. E i numeri questa volta fanno riflettere: 309 milioni di menzioni sui social; 280 milioni di voti; 1,5 milioni di storie. L’intreccio tra la programmazione televisiva e il buzz sui social ormai sono fenomeni inscindibili.
Nel frattempo LAMP, la lampada in sala che si accende ad ogni tweet su #MDay16 è la vera e propria mascotte dell’evento. Lampeggia senza interruzioni fino alla fine. Sin dalla mattina l’hashtag è top trender di Twitter e alla fine della giornata i tweet complessivi saranno più di 2300. Sicuramente una bella prova per la community e la visibilità del progetto, e un arrivederci qui, a Venezia, tra un anno, per ascoltare nuove storie e testimonianze.