Perchè il MARKETING ETICO sarà l’unica strategia di vendita a sopravvivere in futuro?
L’innegabile potere del marketing attrae costantemente gli imprenditori più ambiziosi che mirano a far crescere la loro attività. Spesso queste strategie possono prendere una piega invasiva e talora nociva per il rapporto che si va ad instaurare con il cliente.
Basti pensare al Garante della Privacy che ha sanzionato diverse aziende per aver utilizzato, senza autorizzazione, i dati dei clienti. Quello che potrebbe sembrare una scaltra trovata manipolatoria si rivela poi essere un ovvio buco nell’acqua, crea un rapporto di discomfort e sfiducia con il cliente, infrange i limiti della legge, fa perdere credibilità all’azienda, insomma…un vero e proprio fallimento!
Nel corso degli ultimi anni, il boom del marketing ha fatto sì che si consolidassero mediocri tecniche di comunicazione, che puntavano solo ed unicamente all’inseguimento del profitto, manipolando e disturbando l’acquirente.
L’interazione con il pubblico è in grado di determinare il successo o il fallimento di un’attività, a prescindere da ciò che sta proponendo. Infatti un’interazione con il pubblico solida e sana riesce a conferire all’azienda un netto vantaggio rispetto ai suoi competitors.
Oggi molte imprese stanno rivoluzionando il loro approccio alle strategie di marketing, fissando dei limiti di condotta da rispettare. La trasparenza e il rispetto delle leggi sono senza dubbio, i requisiti fondamentali per riconoscere un professionista.
L’etica perseguita si basa sul rapporto leale e onesto con il cliente e l’impegno a soddisfarne le aspettative. L’acquirente viene introdotto all’azienda, diventando un attore consapevole e non più uno spettatore confuso da scenari vaghi e truffaldini.
Il lavoro di ricerca e di studio deve puntare alla conoscenza approfondita di tematiche che non si limitino alla vendita, ma che sappiano raccontare una storia (c.d. storytelling), trasmettendo delle emozioni.
Ovviamente anche il marketing etico è finalizzato alla vendita, ma non ha questo come unico scopo. Focalizzandosi su come interagire con il pubblico e su come raccontare il prodotto in una maniera olistica, l’impresa costruisce la propria forte identità, che la contraddistingue dalla massa.
Il cliente di conseguenza si ricorderà di voi, dell’autenticità del vostro marchio e sarà interessato alla vostra offerta nel momento della scelta. Dunque, la riqualificazione del marketing deve partire dai valori.
Secondo i sondaggi Aflac:
- 92% dei consumatori millennial ha maggiori probabilità di acquistare prodotti da aziende etiche.
- l’82% di questi consumatori, sostiene che i marchi etici superino le prestazioni delle aziende non impegnate.
Ecco perché è giusto ri-educarci a una comunicazione attenta tanto al rapporto impresa-pubblico quanto al rapporto benessere individuale-benessere della collettività.
La sostenibilità è un core topic che molte aziende stanno integrando nelle loro realtà, cercando di essere al passo con le necessità dei nostri tempi. Anche qui, c’è chi adotta posizioni di facciata pur di stare al passo con questi trending topic. Si denunciano troppi casi di greenwashing nelle imprese che coprono l’inquinamento ambientale da loro causato, con una mirata comunicazione finto-ecologista.
È importante ricordare che il pubblico, o meglio, il cliente, non sarà sempre cieco di fronte a queste truffe. Aumenterà sempre più la sua consapevolezza mano a mano che le aziende inizieranno a prendere le distanze da queste strategie decisamente mediocri.