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Max Verstappen Sanzionato per Linguaggio Scorretto

Max Verstappen è un pilota di Formula 1 olandese, nato il 30 settembre 1997 a Hasselt, in Belgio. Considerato uno dei talenti più promettenti della sua generazione, ha debuttato in Formula 1 nel 2015, diventando il più giovane pilota a partecipare a una gara di F1. Tre volte campione del mondo, Verstappen è noto non solo per le sue abilità in pista, ma anche per il suo carattere diretto e la sua franchezza, che talvolta lo portano a esprimere opinioni forti, sia durante le gare che nelle interviste. La sua personalità schietta e il suo carattere competitivo lo hanno reso una figura centrale nel mondo della Formula 1, attirando sia ammirazione che critiche.

La qualifica di Max Verstappen si annunciava male dopo aver perso la Pole Position sul circuito Marina Bay a Singapore. I giornalisti preoccupati di non vederlo più sulla marcia più alta del podio da ormai 8 corse si chiedono cosa sia successo. Max Verstappen, scontento delle sue performance, qualifica la sua macchina come “fuck*d“. Questo linguaggio giudicato volgare ha portato la FIA – Federazione Internazionale dell’Automobilistica – a sanzionare l’olandese con dei lavori socialmente utili.

Max Verstappen e la FIA nel Mirino

Pochi giorni prima, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha espresso la sua preoccupazione per quanto riguarda il linguaggio maleducato usato dai piloti nella radio e durante le interviste. Max Verstappen è stato la prima vittima e qualifica questa punizione come “ridicola“. Infatti, tutti i piloti sono naturali di fronte alle camere dei giornalisti e non esitano a dire tutto quello che gli passa per la testa una volta che sono in macchina

Max Verstappen in Difficoltà: Supportato da Tutti

Adottando un atteggiamento di proposta rispondendo in modo iaconico alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa post-corsa, dimostra la sua frustrazione e l’assurdità della situazione. Lewis Hamilton, spesso visto come rivale, prende posizione e sostiene che Max Verstappen non dovrebbe piegarsi a questa decisione. Secondo Alex Wurz, il presidente della GPDA – Gran Prix Driver Association – la sanzione è eccessiva e ricorda anche che Günther Steiner, ex Team Principal della scuderia Haas, ha glorificato la F-word e non è mai stato punito, sottolineando l’incoerenza della FIA. Lando Norris, poleman e vincitore del Gran Premio di Singapore, si esprime dicendo che è ingiusto, mentre Lewis Hamilton confida che non avrebbe mai applicato la sanzione e che Verstappen non dovrebbe subirla neanche lui.

La Polemica del Linguaggio: Censura o Giustizia?

Dopo la decisione della FIA, Max Verstappen dichiara di non aver insultato nessuno e di essersi espresso solo sulla macchina. Secondo lui, non ha offeso nessuno ma capisce che le sue parole potrebbero essere interpretate male. Il pilota tre volte campione del mondo ricorda che l’inglese non è la sua lingua d’origine e questo tipo di parole sono entrate nel suo modo di parlare comune. Pensiamo a Yuki Tsunoda, pilota per la scuderia Racing Bulls, giovane di soli 25 anni, ha imparato l’inglese arrivando in Formula Uno. Nel documentario di NetflixTo Survive” si esprime sulle sue difficoltà che incontra con la lingua e confessa che l’ha imparato guardando sitcom americane, in cui le parolacce sono molto frequenti.

Max Verstappen è conosciuto per la sua gentilezza e simpatia nei confronti dei giornalisti. Julien Febreau, giornalista francese per Canal+, apprezza intervistare Max Verstappen per il rispetto che mostra verso gli altri.

Formula 1: Drive to Survive – Netflix Italia

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