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Nike: la madre dell’iconico Swoosh

Nike Inc. (1971) è il brand sportivo più iconico da ben 53 anni. Ha sempre scelto strategicamente ogni dettaglio con l’intento di creare un filo conduttore che sapesse esprimere il saper accettare una sfida definitiva. Per fare un esempio, a Portland un uomo aveva ucciso due persone e quando il plotone d’esecuzione gli chiese quali fossero le sue ultime parole, lui rispose: “Let’s Do It”, poi cambiato in uno degli slogan più famosi del mondo: “Just Do It”. Tuttavia, il logo è di gran lunga più famoso; dunque la domanda sorge spontanea: quale mente geniale ha dato vita ad un logo così iconico?

La Blue Ribbon Sports

Nel gennaio del 1964, Bill Bowerman e Phil Knight stavano fondando la Blue Ribbon Sports, che importava scarpe giapponesi provenienti dall’azienda, oggi conosciuta come Asics. Nel giro di pochissimi mesi, erano riusciti a vendere già più di mille scarpe e avevano aperto i loro primi negozi in California, nell’East Coast e nel Massachussets. Nel 1971 i Giapponesi sciolsero tutti i rapporti e la Blue Ribbon Sports iniziò a vedere per conto proprio.

La Nike Inc.

In quegli anni, alla Portland State University Carolyn Davidson studiava Graphic Design e stava cercando fondi extra per seguire delle lezioni di pittura. Phil Knight decise di assumerla per qualche progetto dedicato al suo nuovo brand, la Nike. Voleva un simbolo da mettere sul lato della scarpa.

Carolyn Davidson lavorò 17 ore per le proposte di loghi e insistì per un’onesta paga di $35.

Dopo quattro proposte, Bowermann e Knight scelsero lo Swoosh.

Lo Swoosh della Nike: un marchio inestimabile

Il brand si regge su 3 pilastri:

  • Nίκη, ossia il nome della dea greca a cui rende omaggio
  • Movimento, in quanto un brand sportivo
  • Velocità, poiché puntava ad essere il migliore in campo

Carolyn Davidson li sintetizzò in un visual pulito ed essenziale, dando vita ad uno dei marchi più famosi di tutti i tempi: lo Swoosh.

Il logo racchiudeva tutti i pilastri, richiama la forma dell’ala di Nίκη ed è caratterizzato da lineamenti fluidi per rappresentare visivamente sia il movimento che la velocità. I colori iniziali erano il rosso e il bianco per associare il brand alla nobiltà, poi si optò perla combinazione più elegante del bianco e nero.

Nike, la dea greca della Vittoria - Museo del Louvre, Parigi.
Nίκη, la dea greca della Vittoria – Museo del Louvre, Parigi.

Carolyn Davidson continuò a lavorare per la Nike fino al 1975. L’azienda fu talmente fiera della Davidson da organizzarle una festa in suo onore, oltre ad averle donato un anello di diamanti ed oro con uno Swoosh inciso e una grande quantità di azioni della società dal valore superiore ad un milione di dollari.

“Air” – La storia del grande salto (2023)

Su PrimeVideo troverete un film che racconta lo straordinario accordo tra Nike e Michael Jordan. Un accordo che ha stravolto la cultura del mondo dello sport. Una storia profondamente americana in cui tutto ruota attorno all’uomo e al denaro, ma solo apparentemente. Il film, infatti, vuole spiegare allo spettatore il mondo di valori sul quale è stata costruita la Nike. Vuole dimostrare come l’amore, il genio, la grinta e la fede siano i mattoni perfetti per costruire qualcosa di reale.

“Air” – Official Trailer

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