Durante tutto il 2017 e in questa prima parte del 2018 il prezzo dell’oro ha registrato dei continui aumenti, raggiungendo vette che non si vedevano da parecchio tempo.
Basti pensare che a fine 2016 l’oro quotava poco più di $1,100 l’oncia, mentre oggi i prezzi dell’oro si muovono ben al di sopra dei $1,300 l’oncia.
Qui potete guardare il grafico settimanale dei prezzi dell’oro.
Come mai c’è stato questo così forte trend rialzista che sembra tra l’altro non voler ancora terminare?
Ricordo che l’oro è il bene rifugio per eccellenza.
Il che significa che quando ci sono turbolenze per questioni geopolitiche o economiche di carattere globale, l’oro si apprezza.
Mentre quando c’è un periodo positivo per l’economia globale e per la pace, l’oro si deprezza.
Ecco, diciamo subito che l’ultimo anno e mezzo non è stato il massimo per “tranquillità geopolitica”.
Vediamo ora i 4 motivi che hanno influenzato l’oro di recente e che continueranno ad influenzarlo nei prossimi mesi.
Iniziamo.
1) Le banche centrali dei paesi avanzati
Il primo fattore che influenza i prezzi dell’oro sono le mosse delle banche centrali dei paesi avanzati.
Il che non è nulla di sorprendente. C’è un motivo per cui le banche centrali sono sempre così tanto monitorate: le loro mosse influenzano i mercati globali, le materie prime, e naturalmente la vita delle persone.
Ed influenzano moltissimo anche il prezzo dell’oro.
Detto questo, le varie banche centrali dei paesi avanzati hanno effetti ben diversi sull’oro.
Ad esempio l’andamento dell’oro è molto correlato positivamente con il dollaro australiano, e quindi quando la Reserve Bank of Australia (RBA) attua politiche monetarie che fanno apprezzare il dollaro australiano, anche l’oro si apprezza di rimbalzo.
Effetto opposto per la Fed, la banca centrale americana. In questo caso, misure monetarie che portano ad un rafforzamento del dollaro fanno calare l’oro, perché storicamente c’è una correlazione inversa tra dollaro e oro.
Insomma, l’oro è influenzato eccome dalle banche centrali. Ma il “come è influenzato” dipende dalla specifica banca centrale a cui si fa riferimento.
Scopriamo ora dei motivi più semplici da capire per i non addetti ai lavori.
2) Il Russiagate
È praticamente dal giorno dell’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti che i telegiornali di tutto il mondo parlano di continuo del Russiagate.
Ovvero di come, forse, la vittoria di Trump sia stata favorita da hacker russi.
I rumor continui di un possibile impeachment del numero 1 della Casa Bianca non hanno certo influito positivamente sul bene rifugio per eccellenza.
Anzi.
Insomma, uno dei motivi del grande aumento del prezzo dell’oro negli ultimi mesi deriva da questa delicata questione.
Che è tutta ancora aperta ed in divenire.
3) La Brexit
Digerito ormai lo storico verdetto, i mercati globali e anche l’oro guardano alla Brexit in relazione alle trattative tra Juncker e la May.
Più si va verso una “Hard Brexit”, più l’oro si rafforza.
Più l’uscita della Gran Bretagna sarà concordata e condivisa da accordi soft, quindi più ci sono indizi per una “Soft Brexit”, più gli operatori potrebbero tranquillizzarsi e l’oro deprezzarsi.
Anche tale questione è in totale divenire nei prossimi mesi, e quindi è totalmente incerta.
4) Corea Del Nord e Siria
La Corea del Nord è stato probabilmente il fattore più importante di tutti per l’aumento dell’oro negli ultimi mesi.
Proprio ora che il rischio Corea del Nord sembra essersi un po’ sgonfiato, è però esploso un problema potenzialmente altrettanto grande.
La situazione siriana.
Con frizioni sempre più forti tra la Russia di Putin, gli USA di Trump e gli alleati europei.
Insomma, più queste situazioni geopolitiche hanno un’escalation pericolosa, più l’oro si apprezza.
Più queste situazioni si calmano, più l’oro si deprezza.
Conclusione: il terrorismo è (purtroppo) ormai scontato sui mercati globali
Concludo questo articolo facendo notare che purtroppo il terrorismo islamico in Europa non influenza più i mercati globali e l’oro.
È come se il mondo si fosse abituato a questa situazione. Di sicuro si sono abituati i mercati ed il prezzo dell’oro, visto che ormai sono del tutto neutri a qualsiasi evento di natura terroristica che accade in Europa.
Triste, ma vero!