STORM THORGENSON
Il mondo della musica e dell’arte piange il leggendario graphic designer Storm Thorgenson che si è spento pochi giorni fa all’età di 69 anni.
Il fotografo britannico di origini norvegesi è conosciuto come il fondatore del celebre studio grafico londinese Hipgnosis, per il quale ha realizzato l’artwork per numerosi album discografici, tra i quali vanno ricordate le opere per i dischi dei Pink Floyd che hanno segnato la storia della musica e, in particolare, la celebre copertina dell’album The Dark Side Of The Moon.
Si può dire che l’immaginario espresssivo e l’universo stilistico dei Pink Floyd deve molto alla visionarietà onirica e psichedelica di Thorgerson, grazie al quale il lavoro sulle copertine dei dischi – fondamentali negli anni’60 e ‘70 nel rapporto tra le band e il pubblico – è stato elevato a vera e propria forma d’arte.
L’artista fonda Hipgnosis nel 1967 ed entra in contatto con i Pink Floyd al Royal Art College di Londra dove ritrova i suo ex compagni di scuola Syd Barrett e Roger Waters, i quali restano profondamente colpiti dal lavoro svolto per la copertina di A Sourceful Of Secrets, il loro album pubblicato nell’anno successivo.
Da quel momento lo stile iconico dell’artista rappresenterà l’immagine stessa della musica dei Pink Floyd, per i quali firmerà cover che resteranno indelebili nella memoria storica del rock, come la casa di Ummagumma, la mucca di Atom Heart Mother, l’uomo in fiamme di Wish You Were Here.
Il suo stile surreale contraddistinto dalla presenza di elementi figurativi simbolici e di oggetti decontestualizzati unito alla tecnica pioneristica di manipolazione fotografica (oggi tipica del photoshopping) gli consentirà di lavorare per altri grandi artisti: negli anni ’70 firma con la sua inseparabile reflex Hasselblad le copertine degli album Houses of the Holy, Presence e In Through the Outdoor dei Led Zeppelin, The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis e i primi tre dischi solisti di Peter Gabriel.
In epoca più recente, invece, l’artista ha collaborato con band come Cranberries, Dream Theater, Audioslave, Muse e molti altri, firmando come regista anche diversi videoclip.
Ha scritto David Gilmour sul suo sito: “Storm è stato una forza costante nella mia vita, sia sul lavoro che nel privato, una spalla su cui piangere e un grande amico. Gli artwork che ha creato per i Pink Floyd dal 1968 ad oggi sono stati una parte inseparabile del nostro lavoro. Mi mancherà”.
La sua filosofia è contenuta in un semplice assioma: “Mi piace la fotografia perchè è un mezzo per comunicare la realtà, a differenza del disegno e della pittura che non sono reali. Adoro manipolare la realtà…per piegare la realtà alla mia arte”.
Tutte le opere dell’artista e gli artwork riguardanti i Pink Floyd sono raccolti nel volume intitolato Pink Floyd. Visioni, scritto in collaborazione con il designer e collaboratore Peter Curzon.
Fabrizio Montini Trotti | Bake Agency