A molti di noi, se non a tutti, quando iniziano ad arrivare i raggi cocenti del sole di luglio sulla pelle scatta un meccanismo che ci fa venire a noia la musica che abbiamo ascoltato nella stagione fredda e ci prende una grande voglia di ritmi più solari.
Ecco che ci si butta sulle ritmiche brasiliane o quanto meno caraibiche oppure sulle percussioni e le trombe africane.
Io di solito propendo verso questa deriva africana ma comunque non disdegno neanche l’altra parte dell’oceano e le soluzioni esotiche che arrivano dall’India.
Insomma tutti, chi più chi meno, preparano la loro lista di playlist da portarsi in vacanza.
Provate a mettere nella vostra lista questi 3 dischi e poi al rientro dalle vacanze ne riparliamo.
Sta per uscire il nuovo disco del progetto OWINY SIGOMA BAND di Tom Skinner e i fratelli Hackett, amici dai tempi del liceo, insieme a due vecchi gentiluomini africani, Joseph Nyamungu e Charles Owoko maestri degli strumenti tradizionali Lou. Il loro terzo disco, che si chiamerà Nyanza, uscirà il 28 agosto, ma già in rete si trovano i primi due singoli di lancio che sono “Lou Land” e “Changa Attak”. Inoltre il 30 luglio a Londra c’è stata la premiere del documentario, prodotto e diretto da Ivan Ogilvie, chiamato proprio Nyanza che documenta il viaggio dei tre producers londinesi,e lo speciale show, seguito da una notte intera di celebrazioni e feste, che hanno voluto regalare alla comunità del piccolo villaggio kenyota di Kisumo da dove Joseph Nyamungu e Charles Owoko provengono.
Lo so, bisognerà aspettare ancora ma ne varrà la pena, intanto ci sono i due album precedenti che fanno paura !!! buon ascolto
Un’altra cosa che dovete assolutamente mettere nel vostro telefono è il disco che ha stampato a fine giugno Kieran Habden, ovvero Four Tet. Si Chiama Morning/Evening ed è un vinilozzo (disponibile anche in versione digitale) che sulle due facciate ha semplicemente due tracce (una per lato) da 20 minuti, una che si chiama “Morning” e l’altra, che come avrete certamente intuito, si chiama “Evening”. Tutte e due le tracce hanno una sorta di psychedelia contemporanea che richiama le grandi suite del passato, ma che non si attacca quel periodo, al contrario, lo spedisce nello spazio alla velocità della luce. Sul lato A il cantato indiano crea una sorta di mantra su un ritmo incalzante, sul lato B il cantato c’è ma non parte mai, è il groove che dopo una decina di minuti inizia a diventare acido e cresce sempre di più.
Anche se non è un disco fresco di pubblicazione (è stato pubblicato nel 2014), il disco di NINOS DU BRASIL “Novos Misterios” è un disco che, se avete bisogno di ritmo, fa per voi.
Sono italiani e questo è un progetto di cui andare fieri con gli stranieri che incontreremo in vacanza. Se volete un carnevale acido, fatto di techno, brasile e follia, questo disco non deluderà le vostre aspettative e potrà portarvi lontano, se non prendete l’aereo. Ovviamente se li beccate in giro durante le vostre ferie sappiate che dal vivo sono ancora più forti di quello che potreste immaginare. Basteranno un paio di birrette e il vostro corpo ne porterà i postumi per qualche giorno.
Ora invece, se volete tornare a casa, dopo una serata in cui le birrette sono state più di due(mila), e godervi la pace interiore che avete raggiunto alla vostra seconda settimana di vacanza, seguite il consiglio del mio amico Massimo Voci, guardate la luna sdraiati sulla vostra terrazza preferita e mettetevi nel telefono anche “Harvest” di Neil Young. La vostra vita migliorerà come dopo un bel bicchiere di bianco alle sette di sera.
Buona Estate a tutti!
PS: non mi cercate, mi faccio vivo io 😉