Super Mario, super origins
L’idraulico più famoso del mondo è approdato il 5 aprile 2023 nelle sale italiane riscuotendo un enorme successo, forse inaspettato. Il film d’animazione Super Mario Bros. Il Film, distribuito dalla Universal Pictures e co-prodotto dall’Illumination Entertainment e Nintendo, si basa sulla saga videoludica Super Mario, che vede in Shigeru Miyamoto il padre fondatore.
Erano gli anni ’80 quando Miyamoto rivoluzionò il gameplay e introdusse il nostro “Jumpman”, ossia il futuro Mario, nel gioco targato Nintendo Donkey Kong (uscito nel 1981). Ben presto, quell’idraulico, che in quel gioco era solo una comparsa, divenne la mascotte della casa di produzione fino ad avere la celebre saga a lui dedicata. Il videogioco Super Mario Bros è entrato nelle case di tutto il mondo accompagnando dall’infanzia all’adolescenza intere generazioni e, soprattutto, si è sempre rinnovato con spin-off allargando il suo universo grazie agli altri personaggi tutti ben caratterizzati.
La forza di questo gioco è quello di impegnare il giocatore nel superare livelli sempre più difficili, offrendo anche delle scorciatoie a chi è più esperto. La serie ha continuato a proliferare pubblicando videogiochi fino ai nostri giorni ammontando a circa duecento giochi. Il genere maggioritario è quello del platform, tipico degli inizi di Super Mario, ma si è accostato anche ad altre tipologie di gioco come in Mario Kart (videogiochi di corsa) e Mario Party (videogioco multiplayer). Non sono mancati nemmeno quelli rompicapo o il survival horror con la trilogia di Luigi’s Mansion.
Super Mario e gli adattamenti nei film
Si può dire che Mario, con il suo berretto rosso e la salopette di jeans, sia entrato a tutti gli effetti nella cultura pop portando con sé Luigi, il fratellino timoroso col berretto verde. Un primo tentativo di trasposizione cinematografica del videogioco si deve al film d’animazione giapponese Super Mario Bros. – Peach-hime kyushutsu dai sakusen! del 1986 diretto da Masami Hata.
Più tardi, nel 1993, arriva anche il live action Super Mario Bros. Il film diretto da Rocky Morton e Annabel Jankel. Dunque, il film d’animazione Super Mario Bros. Il Film è il terzo adattamento del videogioco e, probabilmente, darà il via a una nuova saga cinematografica, come si evince dai due post credit finali (meglio non alzarsi dalla poltrona se avete intenzione di godervi il film in sala!).
Ad oggi, risulta essere campione di incassi nonché il film più redditizio basato su un videogioco, superando anche film capolavori Pixar e Disney, quali Inside Out e Up. La produzione è stata seguita dallo stesso Miyamoto accompagnato da Chris Meledandri, fondatore e amministratore delegato della Illumination Entertainment. Alla regia troviamo Aaron Horvath e Michael Jelenicil, un duo già in sintonia per aver lavorato insieme alla serie animata Teen Titans Go!, tratta dall’omonimo fumetto della DC Comics.
L’estetica del film d’animazione Super Mario Bros., però, non ha molto in comune con la loro precedente collaborazione in quanto si sono avvalsi del super deformed per la serie, mentre hanno scelto di rendere Mario e Luigi il più reali possibili nel lungometraggio.
Un super comparto tecnico per Super Mario
Il design, infatti, oltre a riprendere i modelli dei giochi, risplende di colori sgargianti e di animazioni eccellenti che rendono ogni frame preciso e riconoscibile tanto da essere costellato da easter eggs tutti da scoprire. Sicuramente, questa trovata, manderà in visibilio il fan più accanito pronto a riconoscere i luoghi del Regno dei Funghi, i vari oggetti nascosti e anche camei.
Inoltre, come hanno affermato i due registi in un’intervista a Polygon, i disegni della famiglia degli idraulici più celebri del mondo sono basati su bozzetti che non sono mai stati utilizzati dalla Nintendo. L’idea di mostrare la famiglia si collega al desiderio di mostrare Mario come una persona vera e, dunque, con problemi veri. D’altronde, è stato molto interessante e ben congegnato vedere l’introduzione dei due idraulici di Brooklyn in un mondo fantastico come quello dove vive la Principessa Peach. Si può dire che sia stato un film delle origini.
A supporto di un comparto tecnico impeccabile, vi è stata l’intenzione specifica di immergere lo spettatore completamente nell’atmosfera dei videogiochi attraverso una colonna sonora che riprende il leitmotiv musicale dei giochi della saga. La composizione di questa è stata affidata a Brian Tyler che ha collaborato a stretto contatto con il compositore giapponese Koji Kondo, noto per aver scritto il tema principale di Super Mario.
Cast e doppiaggio: un grande successo
Inoltre, il cast che ha prestato la voce ai vari protagonisti del film è di tutto rispetto e composto da attori molto amati. Charles Martinet, storico doppiatore di Mario, ha lasciato il suo posto a Star-Lord Chris Pratt prestando, però, la voce (anche nel doppiaggio italiano) al padre di Mario e a un personaggio anziano che ricalca il primo Jumpman. Pratt ha mantenuto nel film in lingua originale quel marcato accento dell’italiano americanizzato, lo stesso vale per il doppiaggio italiano con Claudio Santamaria. Il risultato di questa scelta, forse, potrebbe risultare fastidiosa, ma non si può dire che non sia stato fatto un buon lavoro. Nel film Super Mario resta il coraggioso idraulico che cerca di proteggere il fratellino, buttandosi a capofitto nelle numerose sfide.
Anya Taylor-Joy, invece, torna all’esperienza di doppiatrice per una seconda volta nei panni della Principessa Peach regalandoci un personaggio molto diverso da quello che si vede nei videogiochi. In Super Mario Bros. Il Film, la Principessa Peach non è la classica donzella da salvare, ma è risoluta, atletica, carismatica ed è una perfetta co-protagonista per Mario che pure non viene meno al suo classico compito di soccorrerla nel momento del bisogno. Woman Power? Certamente, ma non in modo eccessivo. Hanno costruito il personaggio di Peach mantenendo un buon equilibrio tra videogioco e le nuove tendenze femministe.
Luigi (doppiato da Charlie Day, in italiano da Emiliano Contorti) non perde la sua caratteristica di fifone, tanto meno del fratellino imbranato che si caccia sempre nei guai e deve essere salvato dal maggiore.
Seth Rogen ha partecipato al progetto prestando la voce a Donkey Kong (doppiato da Paolo Vivio in italiano), un personaggio amatissimo nei videogiochi e che qui crea siparietti comici col protagonista Mario.
Bisogna ammettere, però, che il cattivo del film è decisamente la punta di diamante o, se vogliamo restare in tema, è la “super stella” del film. Doppiato da Jack Black (in italiano da Fabrizio Vidale), Bowser, re dei Koopa e celebre nemico di Mario nei videogiochi, è un cattivo divertente, talvolta tenero, dedito alla musica tanto da regalarci delle performance al piano bellissime. Spinto principalmente dall’amore per Peach, cerca in tutti i modi di prendere la Super Stella scontrandosi poi con Mario.
Mario e Bowser rivali in amore, Luigi catturato da Bowser, Peach che cerca aiuto per salvare il Regno dei Funghi dove Toad fa da accompagnatore: una trama semplice ed efficace supportata dal minutaggio razionale che non super l’ora e mezza.
Una nota dolente nel film
Il fan della saga si ritroverà catapultato in mille avventure che richiamano i diversi giochi della saga e in una Brooklyn da salvare. Un film d’animazione che travolge e intrattiene mescolando l’azione, il sentimentale, il fantastico e il comico contornato da una buona dose di nostalgia adatto anche a chi non è molto affezionato alla saga.
Nonostante il film d’animazione Super Mario Bros. Il Film funzioni, non si può non sottolineare la mancanza di coraggio della storia poiché si sono crogiolati nell’effetto nostalgia senza aggiungere quel je ne sais quoi in più alla trama. Avrebbero dovuto tener conto del vasto pubblico a cui sarebbe stato indirizzato, un target eterogeneo e complicato da soddisfare se si pensa che, appunto, è per bambini ma anche per adulti.
Come primo capitolo di una saga che sta germogliando è lodevole, ma dal prossimo si dovrà alzare l’asticella sul piano narrativo. Intanto, la visione è consigliata essendo, comunque, un prodotto godibile.
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