Un matrimonio americano di Tayari Jones, è un libro “letto da me”, più per popolarità che per scelta. Citato in numerose pagine social, ha acceso l’istintivo desiderio di una lettrice curiosa.
Quanto credete nei casi della vita? Ho ordinato questo libro pensando di riceverlo nuovo, eppure questa frase era sottolineata a matita. Potevo rimandarlo indietro. Potevo. Ma alla fine ho deciso di tenerlo, ripensando ad una citazione di Giorgio Faletti: «Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.»
Questo libro si fonda sul concetto del punto di vista.
Come ogni campana ha un suono, tutte le persone coinvolte in una storia hanno la propria versione dei fatti.
Un matrimonio americano è un racconto collettivo in cui tutti i personaggi dicono la propria.
Ogni capitolo, denominato con il nome dei singoli protagonisti, coinvolge il lettore nel loro modo di reagire agli eventi.
Pur essendo di facile lettura, scorrevole e dinamico nella struttura, è un libro complicato.
Una psicolettura in grado di coinvolgere la sfera ideologica e personale del lettore, in trecentocinquantanove pagine di quesiti. Non sarà facile scegliere da quale parte stare, chi biasimare e per chi provare empatia.
Vi chiederete più volte: «Io cosa avrei fatto?».
Eppure, arrivati ai ringraziamenti, avrete la sensazione di guardare un puzzle i cui pezzi combaciano perfettamente in un’immagine conforme alla realtà.
La trama di Un matrimonio americano di Tayari Jones
I protagonisti della storia sono Roy e Celestial, due afro-americani di Atlanta, sposati da più di un anno e convinti di avere tutta la vita davanti. Tra alti e bassi, stanno costruendo il loro futuro, accarezzando l’idea di comprare una casa e il sogno di avere un figlio.
Roy si è fatto da solo. Giovane, infaticabile e in ascesa, è un uomo perbene, ma con il vizio di piacere alle donne. Celestial è un’artista appassionata. Confeziona bambole e si definisce una “donna del sud”.
Una sera dopo aver fatto visita ai genitori di lui ad Eloe, decidono di trascorrere la notte in hotel. Quella sarà per molto tempo, l’ultima notte felice.
La coppia ignora cosa sta per accadere e le conseguenze disastrose che porterà nelle loro vite. Accusato di stupro, Roy viene ingiustamente condannato a 12 anni di prigione.
La vita di Celestial continua, mentre quella di Roy si ferma, legata ad un tempo immobile e scandito dai ritmi del carcere.
Perché dovresti leggere Un matrimonio americano
Grazie allo stile narrativo della scrittrice, mi sono ritrovata a camminare lungo le strade di Eloe e di Atlanta, apprezzandone le caratteristiche e i diversi modi di vivere.
Eloe è una cittadina pigra e tranquilla del profondo sud, dove la vita è rallentata dalla calura del pomeriggio e gli abitanti intraprendono rapporti duraturi con il vicinato.
La stessa cittadina da cui Roy è scappato settantuno ore precise dopo la cerimonia del diploma, in cerca del superfluo e della fortuna.
Atlanta è la città di Celestial, una metropoli decisamente più dinamica e intraprendente, dove lei si sente di essere una cosmopolita in confronto a suo marito “campagnolo”.
Atlanta è la città in cui Roy tornerà con le vecchie chiavi di casa in tasca e l’albero di noci in giardino. Ma nonostante le promesse e le buone intenzioni, cosa l’attende?
Un matrimonio americano è un dilemma sentimentale, scritto nella penombra del razzismo e dell’ingiustizia razziale che permangono nell’odierna società americana.
Questo dilemma troverà risposta in un epilogo inevitabile e per nulla scontato.
Cos’è il matrimonio? Un legame rappresentato solo dallo scambio di un anello e da una firma su un foglio? A cosa può resistere l’amore? Ma soprattutto, di cosa ha bisogno l’amore?
A queste domande troverete risposta nella volontà di andare avanti, nella rabbia e nella rassegnazione dei protagonisti, accompagnati da una serie di personaggi significativi e indispensabili al racconto.
È questa la frase con cui si apre il romanzo di Tayari Jones e con la quale prendo spunto per chiudere la mia recensione.
A quale categoria di persone appartenete?