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“Whatever it takes”: quando Draghi fu il vero Avenger dell’Europa

“Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough”

M. Draghi, 26 Luglio 2012

 

In questi giorni spopola al cinema il capolavoro dei fratelli Russo “Avengers: Endgame”, un film che racchiude 11 anni di storie di eroi di fumetti trasposte sul grande schermo, storie che hanno fatto sognare grandi e piccini. Nota: questo articolo è privo di spoiler sul film, tranquilli!

Una delle frasi promozionali scelte dalla Marvel Studios per lanciare il suo piccolo gioiello è stato appunto “whatever it takes”, “a qualunque costo”. Gli avengers uniti sono pronti ad affrontare e sconfiggere il super cattivo Thanos, appunto “a qualunque costo”.

Ma diciamo che una certa persona rese questo slogan celebre molti anni prima di Endgame. Più precisamente il 26 Luglio 2012.

 

Il primo e originale “whatever it takes”

A luglio 2012, molti lo ricorderanno, la situazione economica, politica e anche sociale dell’Europa era pessima. La gran parte dei paesi europei subivano ancora gli effetti della devastante crisi partita dai mutui subprime americani, ed in particolare paesi come la Grecia, l’Irlanda, la Spagna e l’Italia erano sull’orlo del collasso.

Moltissimi speculatori scommettevano contro l’euro, contro l’unità economica europea, e contro paesi come la Grecia e l’Italia. Lo spread dei titoli di stato italiani e spagnoli arrivò a superare quota 500 rispetto ai bund tedeschi. La crescita era un miraggio; si era di fronte alla cosiddetta “crisi dei debiti sovrani”, ovvero gli enormi debiti pubblici di paesi come l’Italia, uniti ad un ciclo economico disastroso, rischiavano di spazzare via i paesi più deboli del tempo (quelli citati sopra), mettendo di fatto una pietra tombale sull’unità europa.

Era una situazione simile allo schiocco di dita di Thanos. Metà delle economia europee, quelle più deboli, sarebbe state spazzate come conseguenza dello “schiocco” della crisi economica mondiale.

Ma gli speculatori non avevo messo in conto “Iron Draghi”!

 

 

Da quel giorno, nulla fu come prima.

Tutti gli attori economici si resero conto che il governatore della Banca Centrale Europea non era né un attendista, né un “tedesco” interessato a politiche monetarie restrittive che avrebbero favorito la Germania ma fatto collassare mezza Europa.

Quel “whatever it takes” di Draghi significò aiuti monetari, bombe di soldi iniettati nell’economia europea. Significò QE (quantitative Easing) come mai si videro prima in Europa, e significò anche tagli dei tassi di interesse come mai si videro prima in Europa.

E gli effetti di queste azioni permisero a Italia, Spagna, Grecia, Irlanda e tanti altri paesi di salvarsi. Si evitò il collasso, gli speculatori iniziarono a credere che una ripresa fosse possibile, la speculazione terminò e lo spread si dimezzò in pochi giorni.

Iron Draghi salvò l’Italia e l’Europa in quel periodo storico, e purtroppo pochi italiani ne sono al corrente o se lo ricordano.

E dopo che cosa è successo?

Bé, per raccontare cosa è successo dopo poche righe non sarebbero sufficienti. Diciamo che Draghi continuò e continua ancora oggi una politica monetaria accomodante, che aiuta paesi in difficoltà come l’Italia. Tutti questi anni di aiuti monetari sono stati sfruttati bene da paesi come l’Irlanda soprattutto, che dall’orlo del baratro oggi è diventato un paese super prospero. Ma anche della Spagna, che comunque cresce e continua a crescere ad ottimi tassi.

L’Italia e la Grecia, invece e purtroppo, pare non abbiano avuto un avenger interno, capace di far ripartire l’economia italiana con politiche economiche e fiscali interne. Perché, com’è facile intuire, la politica monetaria è importante, ma non è tutto per far ripartire l’economia di un paese.

Il “whatever it takes” di Draghi salvò l’Italia, e gli diede anni fantastici dal punto di vista monetario per cambiare veramente le cose in Italia dal lato politico ed economico. Purtroppo, pare che questa fu un palla al balzo che i vari governi di sinistra e, credo, anche questo odierno del cambiamento non abbiano preso e non stiano prendendo al balzo.

Ma intanto tutti gli italiani dovrebbe ringraziare e ricordarsi di quel whatever it takes di Iron Draghi, l’avenger che salvò l’Italia e l’Europa.

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